Campagna elettorale. Si fa anche con le bufale che corrono sul web. Trenitalia smentisce la storia dell'immigrato graziato dal controllore

di redazione 14/02/2018 CULTURA E SOCIETÀ
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La foto di un migrante in treno di fronte a un capotreno, affiancata all'accusa di non avere il biglietto. E un accenno al caso della ragazza uccisa a Macerata. E' quanto bastato per moltiplicare condivisioni e indignazione, facendo diventare virale una bufala sui social. A diffonderla su Facebook è stato un pendolare, che sul Frecciarossa Termini-Milano ha scattato la foto descrivendo una scena che nella sostanza si è rivelata falsa.

"Rifugiato senza biglietto sul treno": Trenitalia smentisce la bufala razzista
Dopo la fake news di Claudio Baglioni che dona il suo cachet per Sanremo ai terremotati un'altra bufala si è diffusa rapidamente sul web: quella del passeggero nero immortalato con il telefonino "di ultimissima generazione" con un biglietto per un Interregionale anziché quello per l'Alta Velocità, senza documenti né denaro, "graziato" dalla capotreno“.

E subito nella peggiore tradizione del web decine di migliaia di condivisioni e reazioni, copia e incolla e catene di Sant'Antonio. Su Facebook è circolata questa storia che ha raggiunto centinaia di migliaia di persone che hanno dato il "meglio" insultando chiunque fosse entrato a tiro nella vicenda tranne riflettere se fosse vero o meno quanto riportato dallo zelante utente.

La persona di colore nella foto "ha chiesto la differenza del costo, ma lui ha detto di non aver soldi (smartphone Samsung S8)", si legge nel post, dove viene evidenziato il fatto che quel passeggero potrebbe permettersi un biglietto e invece non ha pagato. Un "esempio lampante - continua - della totale assenza di certezza della pena che il nostro Paese ha regalato a queste persone che non sono più disponibile a chiamare 'rifugiati'".

Ma la verità - secondo quanto descritto da Trenitalia - è un'altra: "Il ragazzo nero al centro della vicenda era invece provvisto di biglietto valido". Lo conferma la relazione del capotreno, che spiega di aver trovato il passeggero in possesso di un titolo di viaggio non valido, ma poi, portato nella cabina in un secondo momento, ha esibito un "titolo di viaggio cartaceo valido per il treno" su cui viaggiava.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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